L'Unione Europea (UE) ha adottato un approccio cauto alla regolamentazione delle sigarette elettroniche, bilanciando le preoccupazioni per la salute pubblica con le strategie di riduzione del danno per i fumatori. Il quadro principale che regola le sigarette elettroniche nell'UE è la **Direttiva sui prodotti del tabacco (TPD)**, in particolare la **Direttiva 2014/40/UE**, che è stata aggiornata nel 2016. Questa direttiva stabilisce le normative per la produzione, la presentazione e la vendita di sigarette elettroniche negli stati membri dell'UE. Ecco gli aspetti chiave della politica:
### 1. **Limiti del contenuto di nicotina**
- Gli **e-liquid** venduti nell'UE non devono contenere più di **20 mg/mL di nicotina**.
- Questo limite ha lo scopo di ridurre il rischio di dipendenza dalla nicotina, soprattutto tra i non fumatori e i giovani.
### 2. **Imballaggio ed etichettatura**
- Le confezioni delle sigarette elettroniche devono riportare avvertenze sanitarie che coprano il 30% della parte anteriore e posteriore della confezione.
- Le avvertenze solitamente recitano: "Questo prodotto contiene nicotina, una sostanza che crea forte dipendenza".
- L'imballaggio deve essere a prova di bambino e antimanomissione.
### 3. **Limiti di dimensioni delle bombole e dei serbatoi**
- Il volume massimo per i **contenitori di ricarica per e-liquid** è **10 mL**.
- La capacità dei **serbatoi e delle cartucce** è limitata a **2 mL**.
### 4. **Restrizioni pubblicitarie**
- Le sigarette elettroniche e gli e-liquidi sono soggetti alle stesse restrizioni pubblicitarie dei prodotti del tabacco. Ciò significa che la pubblicità transfrontaliera tramite televisione, radio o piattaforme online è ampiamente vietata.
- La pubblicità è ancora consentita in contesti specifici, come nei punti vendita o tramite comunicazione diretta agli adulti.
### 5. **Requisiti di sicurezza e notifica del prodotto**
- I produttori devono notificare alle autorità di regolamentazione nazionali la presenza di nuovi prodotti di sigarette elettroniche sei mesi prima della loro messa in vendita.
- Le sigarette elettroniche devono essere sottoposte a rigorosi test di sicurezza e qualità.
- Se un prodotto di sigaretta elettronica viene ritenuto non sicuro, gli Stati membri dell'UE possono vietarlo e la Commissione europea può imporne il ritiro.
### 6. **Divieto di determinati ingredienti**
- Sono vietati ingredienti quali **vitamine, caffeina e coloranti** che potrebbero rendere le sigarette elettroniche più attraenti o apportare falsi benefici alla salute.
- Sono vietati anche i prodotti studiati per aumentare la velocità di assorbimento della nicotina, come alcuni aromi.
### 7. **Vendite transfrontaliere**
- Sebbene le sigarette elettroniche possano essere vendute oltre confine all'interno dell'UE, le aziende che le vendono online devono registrarsi presso gli enti di regolamentazione nazionali dei paesi in cui intendono venderle.
### 8. **Protezione dei giovani**
- Nella maggior parte dei paesi dell'UE le sigarette elettroniche sono soggette a **restrizioni di età** e la vendita è vietata ai minori di 18 anni.
### 9. **Recensioni scientifiche e sulla salute**
- L'UE esamina regolarmente i dati scientifici e gli impatti sulla salute delle sigarette elettroniche, consentendo potenziali aggiornamenti del quadro normativo.
- Si incoraggiano gli Stati membri a monitorare le tendenze di utilizzo e gli effetti sulla salute, in particolare tra i giovani e i non fumatori.
### Differenze negli approcci nazionali
Sebbene la TPD stabilisca un livello minimo di regolamentazione, i singoli stati membri possono imporre regole più severe. Ad esempio, alcuni paesi come **Danimarca** e **Finlandia** hanno imposto restrizioni aggiuntive, come divieti pubblicitari più severi o proibizioni di aromi, mentre altri possono offrire normative più flessibili.
In sintesi, la politica dell'UE sulle sigarette elettroniche si concentra sulla riduzione dei potenziali danni associati all'uso di nicotina, consentendo al contempo la possibilità che le sigarette elettroniche possano fungere da strumento per smettere di fumare per i fumatori adulti. Il quadro normativo è in gran parte progettato per impedire ai giovani e ai non fumatori di diventare dipendenti dalla nicotina, garantendo al contempo la sicurezza del prodotto per coloro che ne fanno uso.